Strategia Nazionale LGBT 2013-2015
Strategia Nazionale LGBT
Che cos’è e come nasce
La Strategia Nazionale LGBT (Lesbiche – Gay- Bisessuali – Trans) è un documento prodotto dal Dipartimento per le Pari Opportunità e da UNAR per fornire misure ed azioni concrete per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Il testo recepisce la Raccomandazione CM/Rec (2010)5 del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa che si impegna a tutelare i diritti della comunità LGBT promuovendo la parità di trattamento e un piano operativo contro le discriminazioni.
La Strategia è stata elaborata e attuata con il coinvolgimento attivo di istituzioni, società civile, parti sociali e associazioni, che hanno lavorato insieme per definizione di politiche attive in materia di contrasto e prevenzione delle discriminazioni.
La Strategia Nazionale individua quattro assi strategici di intervento. Per ognuno, sono stati messi in luce gli obiettivi e le misure da attuare:
- Educazione e Istruzione, in particolare per ciò che concerne la prevenzione e il contrasto dell’intolleranza e della violenza e del bullismo omofobico e transfobico;
- Lavoro, per ciò che attiene la discriminazione nell’accesso al lavoro e le condizioni di lavoro, differenziando tra la situazione di persone gay e lesbiche rispetto a quella delle persone transessuali e transgender; in particolare attenzione è posta al problema della “visibilità” di queste ultime, nonché alla promozione di politiche di diversity management e di azioni positive finalizzate all’inclusione socio-lavorativa;
- Sicurezza e Carceri, in relazione alla sicurezza e alla protezione dalla violenza delle persone LGBT e alla prevenzione e contrasto dei “crimini d’odio”, con particolare attenzione alla informazione e sensibilizzazione delle Forze dell’Ordine e del personale dell’amministrazione penitenziaria;
- Media e Comunicazione per il contrasto degli stereotipi e dei pregiudizi nella rappresentazione delle realtà LGBT, che alimentano l’intolleranza, la discriminazione e la violenza, con particolare attenzione al contrasto del cosiddetto “discorso d’odio”.
La strategia è stata approvata dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri il 29 aprile 2013.
Progetti realizzati
Per quanto riguarda i tre assi Educazione e Istruzione, Lavoro, Sicurezza e Carceri sono stati previsti e realizzati percorsi innovativi di formazione sulle tematiche della discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere, destinati alle figure apicali delle Pubbliche Amministrazioni.
Per quanto riguarda l’asse Media e Comunicazione sono state previste e realizzate delle linee guida per operatori dell’informazione e una piattaforma web istituzionale sulle tematiche LGBT.
Sono inoltre stati realizzati due progetti pilota a livello nazionale, relativi alle persone transgender che, come evidenziato da molte indagini, risultano essere maggiormente a rischio di marginalizzazione e di esclusione sociale.
In particolare, uno di questi, in attuazione di quanto previsto nell’asse Sicurezza e Carceri, riguarda le condizioni delle persone transgender nelle carceri (condizioni di vita, accesso alla salute, rapporti con gli operatori penitenziari e con la popolazione dei detenuti). Il secondo progetto pilota, in attuazione di quanto previsto nell’asse Lavoro, ha riguardato specifici servizi legali e psicologici per le persone transgender, finalizzati al sostegno nel processo di transizione e all’inclusione socio-lavorativa.